Pagina:Le opere di Galileo Galilei III.djvu/398

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IN ORBE LUNAE ETC. 397 ma nell'istesso modo e per la medesima causa si inganna ancora ne i colori, per la refrazione de' raggi nel prisma cristallino triangolare. Tu di' che nel giudicare il legno posto in aqqua la vista s' inganna e 'l tatto no; e però tu vuoi che 'l tatto giudichi meglio circa 1 retto e curvo: ma ciò è falso, perchè, se una riga sia diritta o no, la vista lo giudicherà molto meglio che 'l tatto. Se la vista s'inganna nel giudicare il remo, mezo in aqqua, torto, perchè la figura è sensibile comune, doverà ingannarsi anco fuor d'aqqua, dove non meno la figura è sensibile comune: a che propo- 10 sito dunque s'introduce l'aqqua? Volete incolpare i matematici d'ignoranza, per non si esser accorti che il senso ne i sensibili comuni s'inganna; quasi che il sapere s'ei s'inganna o no, sia un recondito e profondissimo misterio e segreto della filosofia. Ma chi ha fatto maggiori e più esatte osservazioni e spe- culazioni intorno a gl' inganni della vista, che i medesimi matematici? L'inganno che mi fa parere torto il legno che è diritto, non con- siste nel colore, nè meno nell' esser la figura sensibile comune, tanto della vista quanto del tatto; perchè, se così fusse, tanto doverebbe ingannar fuori quanto dentro dell'aqqua. La vista dunque resta in- 20 gannata dal modo del vedere, ciò è dal venir la specie refratta me- diante i due diafani diversi; la quale specie visiva refratta, in conto alcuno non ha che fare nel muovere il senso del tatto, e però non è sensibil comune: è dunque l'inganno non nel sensibile comune, ma nel proprio. Non si accorge che, dicendo la vista ingannarsi quando dal colore giudica il legno diritto esser torto, pone l'inganno nel sensibile pro- prio, e non nel comune; essendo il colore proprio sensibile della vista. L'occhio non s'inganna punto nel ricever la specie del legno, posto mezo in aqqua, come rotta, perchè non meno vera e realmente vien 30 ella dall'aqqua rotta e inflessa, che dall'aria diritta; ma l'inganno è 21. diversi la qual refrazzione non ha veruna azzione nel muovere il senso del tatto la quale-