niemus 135 fere pro sorte & usura secundi anni, sicque successive per singulos annos procedendum erit[1].
Insuper sit aliquis cui mercator spatio trium annorum solvere debeat 240 coronatos hic in necessitate constitutus, ut statim possit suam exigere pecuniam relinquit mercatori 10, pro 100, quaeriturque quantum illi Mercator solvere debeat. Haec est conversa operatio prioris, ideo sic statues numeros 110 remanent 100 quot remanebunt 240. Accipias quantitatem 100 partium ex scala immobili, hanc aptabis punctis 110. 110 & immoto instrumento excipies distantiam inter puncta 240. 240, quae mensurata supra scalam immobilem abscindet 218 1/5 & aliquid amplius, iterum ex immoto instrumento excipias distantiam inter puncta 218 1/5 hanc mensurabis supra scalam immobilem abscindet 198 1/2 fere. Tertio & ultimo excipies distantiam inter puncta 198 1/2 & hanc mensurabis supra scalam immobilem & abscindet 180 fere, & haec erit pecuniae summa quam debet iste a mercatore recipere[2].
E converso etiam quandoque hoc modo quaeritur, est quidam qui accepta
- ↑ Copiato dall' operazione 7, c. 6b, alla nota ♀[§ 1].
- ↑ ha volsuto arrisicarsi a non copiare, ed ecco l'ignoranza in campo. Tu, perchè, guadagnando 10 per 100[# 1], si dice: Se 100 doventa 110, hai creduto che nel perdere 10 per 100 si deva dire: Se 110 riman 100; ed è una balorderia, perchè se tu vuoi perder 20 10 per cento, devi dire: Se 100 riman 90, etc. Ma se tu vuoi perder più di 99 per 100, séguita di giocar a questo giuoco. È dunque tutta questa operazion falsa. Ma è ben cosa ridicolosissima ed ignorantissima il chiamar questa operazione conversa della precedente, essendo la medesima; perchè essendo in quella dati il numero degli anni, l'interesse, ed il primo capitale nudo, il quesito è il capitale affetto da gli anni e da gl' interessi; sì che chi vuol convertire il problema, bisogna mettere il quesito tra i dati, e fare alcuno dei dati quesito. Ma qui dove tu dici: 240 scudi in tre anni, affetti da usura dannosa di 10 per 100, che doventano? il quesito[# 2] è il capitale affetto da usura dannosa; onde il problema non è altrimenti convertito. Ma il povero Capra, perchè il perdere è il contrario che 'l guadagnare, ha creduto che questa usura dannosa faccia il problema converso di quello che fu di interessi utili[§ 2].