stampa del volume, privo ancora, per altro, delle «censurae ex ordine» e di quelle «extra ordinem», facendone recapitare uno, per mezzo del Geremia, a Giovanni Chiaiese e donandone personalmente un altro ad Aniello Spagnuolo. Altrimente, non si riesce a spiegare come mai le lettere del Chiaiese del 13 agosto e dello Spagnuolo del 15 si trovino nelle Censurae extra ordinem, e nell’una il primo scriva d’aver pregato piú volte l’amico Geremia di fargli recapitare al piú presto il libro del Vico, per poterlo leggere a suo agio «aestivis hisce diebus» nella villeggiatura di Antignano, e d’aver finalmente avuto «cusum librum, adhuc typographica opera calentem»[1], e il secondo dica ancora piú chiaramente nell’altra lettera d’aver ricevuto «a’ dí passati», e giá letto, «la seconda parte» dell’opera[2]. Certo è, a ogni modo, che il volume compiuto, ossia corredato delle Censurae ex ordine ed extra ordinem uscí dopo del 27 agosto, data dell’imprimatur del Collaterale[3], e prima del 9 settembre, giorno in cui il Vico inviò uno dei primi esemplari compiuti al padre Giacco[4].
Stampato nello stesso formato e coi medesimi caratteri del De uno e tirato anch’esso in un certo numero di esemplari in carta distinta, che recano nelle segnature dei primi tre fogli (pp. 1, 9 e 17) l’errore «Par. III»[5], emendato, negli esemplari in carta comune, in «Par. II»[6], esso consta di quattro pagine innumerate in principio, consacrate al frontespizio e ai pareri per la stampa, e di 260 pagine numerate, delle quali le pagine 1-25 contengono il De constantia philosophiae e le pagine 25-239 il De constantia philologiae. Seguono, alle pagine 240-1, due aggiunte al primo libro e due al secondo col titolo Omissa aliquot, e una correzione al De uno e due al De constantia recanti il titolo Aliquot emendata, e l’avvertenza finale: «Aliquos, si advertis, lapsus, aequanime lector, humanae naturae imbecillitati, literariorum autem typorum errores ipsorum fatum condona. Unum tamen maxime te monitum
- ↑ Carteggio, ed. cit., p. 163.
- ↑ Ivi, p. 160.
- ↑ Si veda sopra, p. 589.
- ↑ Carteggio, ed. cit., p. 170.
- ↑ Per lo meno quest’errore si riscontra nei due esemplari postillati delle Biblioteche Nazionali di Vienna e di Napoli, tutti due in carta distinta, e nei quali, anche a siffatto riguardo, il Vico introdusse una correzione a penna.
- ↑ Da che l’ovvia conseguenza che il tiraggio degli esemplari in carta distinta precedé quello degli esemplari in carta comune.